
Jan 27, 2022
La condanna di Spinoza e la libertà di pensiero
“Con l'aiuto del giudizio dei santi e degli angeli, con il consenso di tutta la santa comunità e al cospetto di tutti i nostri Sacri Testi e dei 613 comandamenti che vi sono contenuti, escludiamo, espelliamo, malediciamo ed esecriamo Baruch Spinoza(...) Che sia maledetto di giorno e di notte, mentre dorme e quando veglia, quando entra e quando esce. Che l'Eterno non lo perdoni mai. Che l'Eterno accenda contro quest'uomo la sua collera e riversi su di lui tutti i mali menzionati nel libro della Legge; che il suo nome sia per sempre cancellato da questo mondo e che piaccia a Dio di separarlo da tutte le tribù di Israele affliggendolo con tutte le maledizioni contenute nella Legge”.
Maledetto e scomunicato dalla comunità ebraica portoghese alla quale apparteneva, nel 1656, per aver capovolto gli assiomi del Dio trascendente fino all’assenza, avversato ed accusato di blasfemia da cattolici e protestanti per l’intraprendenza e libertà del suo pensiero e per aver dissolto il Dio-persona spogliandolo della trascendenza e calandolo nell’immanenza, solitario, ascetico, meticoloso e visionario, il grande filosofo che ci ha lasciato in eredità la potenza della sua scienza intuitiva, del Deus sive natura, della conoscenza ultima spogliata dagli orpelli delle false nozioni, dei conformismi, dell’intelletto piegato ai costumi, al culto, alla deformazione e manipolazione della realtà da parte del potere politico-religioso.
La sua fu una duplice battaglia: da un lato contro la paura in quanto ostile alla ragione, e dall’altro contro la speranza escatologica in quanto fuga dal mondo, alibi della vita, strumento di rassegnazione e di obbedienza. Paura e speranza dominano tutt’oggi il corpo, l'immaginazione e la mente degli individui, gettandoli in balia dell'incertezza e rendendoli disponibili alla rinuncia e alla passività.
Ancora oggi il sistema di pensiero e l’esempio di Spinoza possono essere considerati alla stregua di un grimaldello luminoso per sgretolare fanatismo, bigotteria e oscurantismo, mali di cui la nostra società ha difficoltà a liberarsi. Nuove eresie, nuove idre a più teste ci attendono ma non si vedono nuovi Spinoza all’orizzonte capaci di decapitare i molteplici mostri che tengono in scacco la nostra intelligenza. I suoi luminosi testi sono uno strumento prezioso per mantenere integra la nostra indipendenza e difendere la libertà di pensiero.