
Il problema dei complottisti è l’uso smodato della verosimiglianza. Utilizzando infatti alcuni frammenti di verità e mescolandoli con la menzogna finiscono per affossare maggiormente la verità con il risultato che la versione ufficiale diventa non solo accettabile ma anche dogmaticamente auspicabile.
(Mc)

[ Tutti i sistemi politici dell'era moderna sono stati il prodotto di tre ideologie distinte: la prima, e la più antica, è la democrazia liberale; la seconda è il marxismo; la terza è il fascismo. Questi ultimi due sono da tempo falliti e sono passati fuori dalle pagine della storia, e il primo non opera più come ideologia, ma piuttosto come qualcosa di scontato. Il mondo oggi si trova sull'orlo di una realtà post-politica, in cui i valori del liberalismo sono così profondamente radicati che la persona media non è consapevole che intorno a sé c'è un'ideologia in atto. Di conseguenza, il liberalismo minaccia di monopolizzare il discorso politico e di annegare il mondo in uno stesso universale, distruggendo tutto ciò che rende unici le varie culture e popoli.]

📣 Propaganda
Una buona definizione di propaganda è "l'attività di disseminazione di idee e informazioni finalizzata a indurre le persone a specifici atteggiamenti e azioni."
Per raggiungere lo scopo suddetto è fondamentale inibire il pensiero critico. A tal fine esistono tecniche consolidate che si rivelano molto efficaci, e sono fondamentalmente quattro:
▪️Attivare forti emozioni
▪️Rispondere ai bisogni e ai valori del pubblico
▪️Semplificare informazioni e idee
▪️Attaccare gli avversari
Attivare forti emozioni:
La propaganda gioca sulle emozioni umane - paura, speranza, rabbia, frustrazione, simpatia - per dirigere il pubblico verso l'obiettivo desiderato. Nel senso più profondo, la propaganda è un gioco mentale: l'abile propagandista sfrutta le paure e i pregiudizi delle persone. I propagandisti di successo capiscono come adattare psicologicamente i messaggi alle emozioni delle persone al fine di creare un senso di eccitazione ed attivazione che sopprime il pensiero critico.
Attivando le emozioni, il destinatario è emotivamente commosso dal messaggio del propagandista. L'etichettatura è un'altra arma preferita dal propagandista. Quali emozioni sono importanti per chi crea propaganda? Paura, pietà, rabbia, eccitazione, compassione, odio, risentimento: tutte queste emozioni possono essere intensificate usando le etichette giuste.
Semplificare informazioni e idee:
La propaganda può utilizzare informazioni accurate e veritiere, o mezze verità, opinioni, bugie e falsità. La propaganda di successo racconta storie semplici che sono familiari e affidabili, spesso usando metafore, immagini e ripetizioni per farle sembrare naturali o "vere".
L'eccessiva semplificazione è efficace quando brevi frasi accattivanti e memorabili diventano un sostituto del pensiero critico. Semplificare eccessivamente le informazioni non contribuisce alla conoscenza o alla comprensione, ma poiché le persone cercano naturalmente di ridurre la complessità, questa forma di propaganda può essere efficace.
Rispondere ai bisogni e ai valori del pubblico:
Una propaganda efficace trasmette messaggi, temi e linguaggio che si rivolgono direttamente, e molte volte esclusivamente, a gruppi specifici e distinti all'interno di una popolazione. I propagandisti possono fare appello a te come membro di una famiglia, o alla tua identità razziale o etnica, o anche ai tuoi hobby, alle tue celebrità preferite, alle tue convinzioni e valori, o anche alle tue aspirazioni e speranze personali per il futuro.
A volte, i valori universali vengono attivati, come quando i nostri valori umani più profondi - il bisogno di amare ed essere amati, di sentire un senso di appartenenza e un senso del luogo - sono attivati dalla propaganda. Creando messaggi che fanno appello direttamente ai bisogni, alle speranze e alle paure di gruppi specifici, la propaganda diventa personale e rilevante. Quando i messaggi sono personalmente rilevanti, le persone prestano attenzione e assorbono le informazioni e le idee chiave.
Attaccare gli avversari:
La propaganda può servire come una forma di guerra politica e sociale per identificare e diffamare gli oppositori. Può mettere in discussione la legittimità, la credibilità, l'accuratezza e persino il carattere dei propri oppositori e delle loro idee.Poiché le persone sono naturalmente attratte dal conflitto, un propagandista può fare un uso strategico della controversia per attirare l'attenzione. Attaccare gli avversari incoraggia anche il pensiero "aut-aut" o "noi-loro" che sopprime la considerazione di informazioni e idee più complesse. La propaganda può anche essere usata per screditare individui, distruggere la loro reputazione, escludere specifici gruppi di persone, incitare all'odio o coltivare l'indifferenza.
Fonte: https://propaganda.mediaeducationlab.com/techniques

Coloro che sono morti in questa guerra non sapevano perché sono morti. È lo stesso in tutte le guerre. L’ignoranza delle vittime è tragica. Si pensa di morire per la patria; si muore per gli industriali.
Anatole France

L'imperativo neoliberista della prestazione trasforma il tempo in tempo di lavoro, totalizza il tempo di lavoro. La pausa ne è solo una fase. Oggi non abbiamo tempo all'infuori di quello lavorativo. Ce lo portiamo dietro, così, non solo in vacanza, ma anche nel sonno. Per questo dormiamo agitati: i soggetti di prestazione spossati si addormentano come si addormenta una gamba. Poiché serve alla rigenerazione della forza lavoro, anche il riposo non è nient'altro che una modalità del lavoro: il rilassarsi non è l'Altro dal lavoro, ma il suo prodotto.
Byung-Chul Han

Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole. E ciò che il potere vuole è completamente arbitrario o dettato da sua necessità di carattere economico, che sfugge alle logiche razionali. È un potere che manipola i corpi in un modo orribile, che non ha niente da invidiare alla manipolazione fatta da Himmler o da Hitler. Li manipola trasformandone la coscienza, cioè nel modo peggiore, istituendo dei nuovi valori che sono dei valori alienanti e falsi, che compiono un genocidio delle culture viventi, reali, precedenti.
Pier Paolo Pasolini

La condanna di Spinoza e la libertà di pensiero
“Con l'aiuto del giudizio dei santi e degli angeli, con il consenso di tutta la santa comunità e al cospetto di tutti i nostri Sacri Testi e dei 613 comandamenti che vi sono contenuti, escludiamo, espelliamo, malediciamo ed esecriamo Baruch Spinoza(...) Che sia maledetto di giorno e di notte, mentre dorme e quando veglia, quando entra e quando esce. Che l'Eterno non lo perdoni mai. Che l'Eterno accenda contro quest'uomo la sua collera e riversi su di lui tutti i mali menzionati nel libro della Legge; che il suo nome sia per sempre cancellato da questo mondo e che piaccia a Dio di separarlo da tutte le tribù di Israele affliggendolo con tutte le maledizioni contenute nella Legge”.
Maledetto e scomunicato dalla comunità ebraica portoghese alla quale apparteneva, nel 1656, per aver capovolto gli assiomi del Dio trascendente fino all’assenza, avversato ed accusato di blasfemia da cattolici e protestanti per l’intraprendenza e libertà del suo pensiero e per aver dissolto il Dio-persona spogliandolo della trascendenza e calandolo nell’immanenza, solitario, ascetico, meticoloso e visionario, il grande filosofo che ci ha lasciato in eredità la potenza della sua scienza intuitiva, del Deus sive natura, della conoscenza ultima spogliata dagli orpelli delle false nozioni, dei conformismi, dell’intelletto piegato ai costumi, al culto, alla deformazione e manipolazione della realtà da parte del potere politico-religioso.
La sua fu una duplice battaglia: da un lato contro la paura in quanto ostile alla ragione, e dall’altro contro la speranza escatologica in quanto fuga dal mondo, alibi della vita, strumento di rassegnazione e di obbedienza. Paura e speranza dominano tutt’oggi il corpo, l'immaginazione e la mente degli individui, gettandoli in balia dell'incertezza e rendendoli disponibili alla rinuncia e alla passività.
Ancora oggi il sistema di pensiero e l’esempio di Spinoza possono essere considerati alla stregua di un grimaldello luminoso per sgretolare fanatismo, bigotteria e oscurantismo, mali di cui la nostra società ha difficoltà a liberarsi. Nuove eresie, nuove idre a più teste ci attendono ma non si vedono nuovi Spinoza all’orizzonte capaci di decapitare i molteplici mostri che tengono in scacco la nostra intelligenza. I suoi luminosi testi sono uno strumento prezioso per mantenere integra la nostra indipendenza e difendere la libertà di pensiero.

[ La mancanza di unità nell’uomo è la fonte di tutte le sue difficoltà e le sue pene. Il corpo dell’uomo è un’unità e lavora come un insieme organizzato, tuttavia la vita interiore dell’uomo non è un’unità, manca di organizzazione e non lavora armoniosamente come un insieme. L’uomo, rispetto al suo stato interiore, è una moltitudine e, dal punto di vista di questo insegnamento, si parla di questa molteplicità interiore in termini di svariati ‘Io’ o svariati “ego”. L’uomo non possiede un ‘Io’ permanente ma una moltitudine di ‘Io’ differenti, i quali a ogni momento si fanno carico di lui e parlano a nome suo come se fossero la sua voce, da questo punto di vista si paragona l’uomo a una casa in disordine nella quale non c’è un padrone ma una moltitudine di servi che parlano in nome di quest’ultimo, che è assente ]
Maurice Nicoll
#psicologia #io #molteplicità #frammentarietà #coscienza #filosofia

[La nostra società è organizzata maniacalmente sulla trasformazione della vita in una festa perpetua, in una “festinazione verbo-mimico-motoria”. Siamo sempre indaffarati, sempre in superficie, abbiamo sempre troppo e ci muoviamo sempre troppo. Il nostro è il tempo dell’euforia maniacale, è il tempo che vorrebbe nascondere il fatto che ogni giorno qualcuno muore, che vorrebbe colmare, curare, negare l’esperienza traumatica della perdita. Il nostro tempo è il tempo in cui la pancia deve essere sempre piena, è il tempo del riempimento obbligatorio del vuoto. Riempire ogni cosa, non fare mai esperienza dell’assenza cioè negare la morte].
(M. Recalcati)