
Intelligenza Artificiale senza controllo: una verosimigliante e mostruosa realtà
L'intelligenza artificiale senza controllo è preoccupante e terrificante. Può disturbare la realtà, manipolare gli esseri viventi. E' inquietante sapere che un giorno crederemo che un missile nucleare russo sia caduto su New York quando invece è stata una macchina a lanciare una falsa notizia attraverso l'acquisizione di un computer di un'agenzia di stampa nella notte. Se si guarda ai dettagli di foto create dall'IA ci sono dettagli raccapriccianti. Numero di denti spropositato, pelle che sembra sintetica comme quella di un cyborg, numero di dita impossibile. L'occhio superficiale trova le foto create dall'IA belle ma in realtà sono intrinsecamente mostruose. Perché è difficile, se non si fa attenzione al dettaglio, svelare la falsità della rappresentazione, la verosimiglianza che si spaccia per realtà pervertendola.

“Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.”
Umberto Eco

Il nuovo potere consumistico e permissivo si è valso delle nostre conquiste mentali di laici, di illuministi, di razionalisti, per costruire la propria impalcatura di falso laicismo, di falso illuminismo, di falsa razionalità. Tale nuovo potere ha portato al limite massimo la sua unica possibile sacralità: la sacralità del consumo come rito, e, naturalmente, della merce come feticcio. In questo contesto, i nostri vecchi argomenti di laici illuministi, razionalisti, non solo sono spuntati e inutili, ma, anzi, fanno il gioco del potere. Dire che la vita non è sacra, e che il sentimento è stupido, è fare un immenso favore ai produttori."
Pier Paolo Pasolini (1922-1975)

La guerra è un massacro tra persone che non si conoscono a vantaggio di persone che si conoscono bene...e che non si massacrano.
Paul Valéry (1871-1945)

Conformismo e esperimento di Asch: la pecora nera viene soffocata dal gregge
È complesso oggigiorno riuscire a non conformarci alle opinioni correnti, alle ideologie e ai pensieri “della massa”. Il conformismo non è infatti un fenomeno nuovo; probabilmente è comune a tutte le epoche storiche. In questo preciso momento storico, facciamo i conti con un fenomeno di isterismo di massa, disinformazione, fake news che circolano in rete e in alcuni casi idee deliranti. Ma cosa succede nella mente della persona che si lascia travolgere dalla fobia?
La psicologia ci dice che la maggioranza influenza le persone attraverso un processo di confronto che non si concentra sui contenuti. Le persone tendenzialmente si limitano quindi a confrontare le reazioni degli altri con le proprie e a uniformarsi alla maggioranza senza troppe domande. Un altro meccanismo che entra in gioco è poi quello dell’imitazione: all’interno del gruppo sociale la persona allinea il proprio comportamento con quello degli altri; questo, perché il timore è quello di essere personalmente in errore o di aver sottovalutato una situazione complessa; così, gli altri potrebbero essere a conoscenza di qualcosa che io ignoro e forse sarebbe più saggio seguire le loro azioni e reiterarle.
Asch, studiò la pressione sociale e nelle sue teorizzazioni ritroviamo come l’essere membro di un gruppo fosse una condizione sufficiente a modificare le azioni, i giudizi e le percezioni visive di una persona. Infatti, nei suoi esperimenti il ricercatore notò come la persona nel momento in cui doveva prendere delle decisioni, esprimere delle valutazioni ed elaborare progetti, tendeva ad uniformarsi alle decisioni e alle opinioni di un gruppo, conformandosi.
Il protocollo sperimentale prevedeva che 8 soggetti, di cui 7 collaboratori/complici dello sperimentatore all'insaputa dell'ottavo (soggetto sperimentale), si incontrassero in un laboratorio, per quello che veniva presentato come un normale esercizio di discriminazione visiva. Lo sperimentatore presentava loro delle schede con tre linee di diversa lunghezza in ordine decrescente mentre su un'altra scheda vi era disegnata un'altra linea, di lunghezza uguale alla prima linea della prima scheda. Chiedeva a quel punto ai soggetti, iniziando dai complici, quale fosse la linea corrispondente nelle due schede. Dopo un paio di ripetizioni "normali", alla terza serie di domande i complici iniziavano a rispondere in maniera concorde e palesemente errata.
Il vero soggetto sperimentale, che doveva rispondere per ultimo o penultimo, in un'ampia serie di casi iniziava regolarmente a rispondere anche lui in maniera scorretta, conformandosi alla risposta sbagliata data dalla maggioranza di persone che aveva risposto prima di lui. In sintesi, pur sapendo soggettivamente quale fosse la "vera" risposta giusta, il soggetto sperimentale decideva, consapevolmente e pur sulla base di un dato oggettivo, di assumere la posizione esplicitata dalla maggioranza. Solo una piccola percentuale si sottraeva alla pressione del gruppo, dichiarando ciò che vedeva realmente e non ciò che sentiva di "dover" dire.
Il singolo insomma può cambiare i suoi comportamenti, atteggiamenti e pensieri quando questi non sono uniformi a quelli della maggioranza per timore di essere soffocato, isolato, discriminato dal resto del gregge. Il risultato è che perde, volente o nolente, la sua indipendenza di pensiero appiattendosi sulle opinioni della massa.

"È ingenuo credere nell'ideologia liberale che il consumatore di media sfugga alla propaganda 'scegliendo' un mezzo di comunicazione conforme alle proprie opinioni. La propaganda trasforma le impressioni diffuse in opinioni cristallizzate. Trasforma i sentimenti vaghi in motivazioni per l'azione. Se esiste un'opinione pubblica, è perché esiste una propaganda che porta alla cristallizzazione di questa opinione".
J. Ellul

[ Tutti i sistemi politici dell'era moderna sono stati il prodotto di tre ideologie distinte: la prima, e la più antica, è la democrazia liberale; la seconda è il marxismo; la terza è il fascismo. Questi ultimi due sono da tempo falliti e sono passati fuori dalle pagine della storia, e il primo non opera più come ideologia, ma piuttosto come qualcosa di scontato. Il mondo oggi si trova sull'orlo di una realtà post-politica, in cui i valori del liberalismo sono così profondamente radicati che la persona media non è consapevole che intorno a sé c'è un'ideologia in atto. Di conseguenza, il liberalismo minaccia di monopolizzare il discorso politico e di annegare il mondo in uno stesso universale, distruggendo tutto ciò che rende unici le varie culture e popoli.]

📣 Propaganda
Una buona definizione di propaganda è "l'attività di disseminazione di idee e informazioni finalizzata a indurre le persone a specifici atteggiamenti e azioni."
Per raggiungere lo scopo suddetto è fondamentale inibire il pensiero critico. A tal fine esistono tecniche consolidate che si rivelano molto efficaci, e sono fondamentalmente quattro:
▪️Attivare forti emozioni
▪️Rispondere ai bisogni e ai valori del pubblico
▪️Semplificare informazioni e idee
▪️Attaccare gli avversari
Attivare forti emozioni:
La propaganda gioca sulle emozioni umane - paura, speranza, rabbia, frustrazione, simpatia - per dirigere il pubblico verso l'obiettivo desiderato. Nel senso più profondo, la propaganda è un gioco mentale: l'abile propagandista sfrutta le paure e i pregiudizi delle persone. I propagandisti di successo capiscono come adattare psicologicamente i messaggi alle emozioni delle persone al fine di creare un senso di eccitazione ed attivazione che sopprime il pensiero critico.
Attivando le emozioni, il destinatario è emotivamente commosso dal messaggio del propagandista. L'etichettatura è un'altra arma preferita dal propagandista. Quali emozioni sono importanti per chi crea propaganda? Paura, pietà, rabbia, eccitazione, compassione, odio, risentimento: tutte queste emozioni possono essere intensificate usando le etichette giuste.
Semplificare informazioni e idee:
La propaganda può utilizzare informazioni accurate e veritiere, o mezze verità, opinioni, bugie e falsità. La propaganda di successo racconta storie semplici che sono familiari e affidabili, spesso usando metafore, immagini e ripetizioni per farle sembrare naturali o "vere".
L'eccessiva semplificazione è efficace quando brevi frasi accattivanti e memorabili diventano un sostituto del pensiero critico. Semplificare eccessivamente le informazioni non contribuisce alla conoscenza o alla comprensione, ma poiché le persone cercano naturalmente di ridurre la complessità, questa forma di propaganda può essere efficace.
Rispondere ai bisogni e ai valori del pubblico:
Una propaganda efficace trasmette messaggi, temi e linguaggio che si rivolgono direttamente, e molte volte esclusivamente, a gruppi specifici e distinti all'interno di una popolazione. I propagandisti possono fare appello a te come membro di una famiglia, o alla tua identità razziale o etnica, o anche ai tuoi hobby, alle tue celebrità preferite, alle tue convinzioni e valori, o anche alle tue aspirazioni e speranze personali per il futuro.
A volte, i valori universali vengono attivati, come quando i nostri valori umani più profondi - il bisogno di amare ed essere amati, di sentire un senso di appartenenza e un senso del luogo - sono attivati dalla propaganda. Creando messaggi che fanno appello direttamente ai bisogni, alle speranze e alle paure di gruppi specifici, la propaganda diventa personale e rilevante. Quando i messaggi sono personalmente rilevanti, le persone prestano attenzione e assorbono le informazioni e le idee chiave.
Attaccare gli avversari:
La propaganda può servire come una forma di guerra politica e sociale per identificare e diffamare gli oppositori. Può mettere in discussione la legittimità, la credibilità, l'accuratezza e persino il carattere dei propri oppositori e delle loro idee.Poiché le persone sono naturalmente attratte dal conflitto, un propagandista può fare un uso strategico della controversia per attirare l'attenzione. Attaccare gli avversari incoraggia anche il pensiero "aut-aut" o "noi-loro" che sopprime la considerazione di informazioni e idee più complesse. La propaganda può anche essere usata per screditare individui, distruggere la loro reputazione, escludere specifici gruppi di persone, incitare all'odio o coltivare l'indifferenza.
Fonte: https://propaganda.mediaeducationlab.com/techniques

Coloro che sono morti in questa guerra non sapevano perché sono morti. È lo stesso in tutte le guerre. L’ignoranza delle vittime è tragica. Si pensa di morire per la patria; si muore per gli industriali.
Anatole France